giovedì 21 febbraio 2013

Flan di ciapinabò (leggasi topinambur) con pseudo-bagna cauda



Mon Dieu! devo avere l'orologio biologico sballato se sento ancora nell'aria i postumi di San Valentino !!! a parte gli scherzi, volevo mettere alla prova il mio nuovo acquisto (l'ennesimo stampo in silicone per la disperazione di mio marito hi hi!) e non essendoci riuscita in occasione della 'festa' appena passata, ho pensato di impegarlo per dare una nuova veste ad un piatto super tradizionale quale il flan di ciapinabò o tupinabò ovvero di topinambur. Ho tra l'altro scoperto testè che in italiano la traduzione corretta è elianto tuberoso, volete mettere che nome altisonante per un piatto tanto semplice? Potrebbe suonare come 'Tortino di elianto tuberoso', degno di un gran ristorante tzè! (accidenti credevo che Elianto fosse solo il nome di un romanzo di Benni, quante cose si imparano per caso!)
Comunque lo vogliate chiamare, il tupinambor è quella specie di patata bitorzoluta che in Piemonte diventa protagonista assoluto ogni ottobre alla Sagra del Ciapinabò di Carignano. L'abbinamento più classico in assoluto, quasi un binomio inscindibile, è con la bagna cauda (che in questa ricetta è stata volutamente alleggerita dell'aglio e addolcita dalla panna per i non avvezzi a tale 'prepotente' sapore!..insomma una 'pseudo bagna cauda')




Ingredienti (4-6 persone)
per i flan
4 topinambur di medie dimensioni
1 uovo intero
100 ml di panna (io ho usato quella vegetale)
100 ml di latte intero
1 cucchiaio di amido di mais
un cucchiaio di parmigiano grattugiato
una grossa noce di burro
sale e pepe QB

per la salsa
due abbondanti cucchiai di olio EVO
6 grosse acciughe o un abbondante cucchiaio di pasta di acciuga (per comodità, ma è possibile essere accusati di blasfemia utilizzandola ;-)  )
due spicchi di aglio (anche in questo caso i puristi de 'una testa d'aglio a persona' avranno i brividi!)

Preparazione
Con un pela-patate ed un coltellino pulire i tuberi ed affettarli con una mandolina molto finemente. Farli cuocere in padella con una grossa noce di burro finchè non siano quasi 'abbrustoliti' in alcuni punti, quindi versarvi il latte, aggiustare di sale e proseguire la cottura a fuoco medio finchè parte del liquido non sia evaporato.


In un cutter (io ho usato ovviamente quello del KKC) disporre l'uovo, la panna, il parmigiano, l'amido di mais; una volta terminata la cottura dei tupinabò unire anch'essi e sminuzzare/ miscelare il tutto formando una specie di crema.
Disporre negli stampi (appunto io ho usato quelli in silicone) riempiendoli fino a 3/4 dell'altezza. La cottura deve avvenire in forno a 180° per circa 30 minuti (il tempo dipenderà dalla grandezza degli stampi usati, i miei erano molto piccoli) a bagnomaria.


Intanto preparare la pseudo bagna cauda versando l'olio in un pentolino a bordi alti, in questo mettere le acciughe o la pasta di acciuga e l'aglio tagliato a fette grandi (e precedentemente privato del centro verdino e tenuto in un bicchierino di latte caldo). Far cuocere a fuoco lento finchè l'acciuga e l'aglio non si 'disfino' completamente, quindi aggiungere la panna e proseguire a fuoco basso per altri 5-8 minuti.

Pronti a decorare i flan con la loro salsa più appropriata. Ovviamente devono essere serviti caldi/tiepidi, per cui se non vengono consulameti subito bisognerà scaldarli in forno a 100° avendo l'accortezza di umidificare con un piccolo contenitore di acqua.

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