martedì 23 luglio 2013

Gluten free carrot cake, ovvero la golosa torta salutistica per una nonna convalescente


Per il compleanno della nonna (convalescente in quanto appena rientrata dall'ospedale) mi son arrovellata vari giorni alla ricerca di una torta 'sana', ma gratificante al palato e alla vista. Volevo dimostrarle che anche senza tonnellate di burro o di zucchero o dozzine di uova si può, magari con un pò di impegno, arrivare ad un buon prodotto da ogni punto di vista. Certo una torta di compleanno è sempre celebrativa e quindi molto ricca per definizione per festeggiare il momento e sarebbe quindi stato riduttivo (e un pò triste) arrivare con una crostata integrale... Ho vagabondato in rete e tra i miei appunti di cucina per un pò di giorni, poi alla fine mi sono imbattuta in questa ricetta di Shauna James Ahern, di una splendida torta di carote senza glutine Mi incuriosiva parecchio, perchè non sembrava, leggendo ingredienti e procedimento, una 'banale' torta di carote in versione light. 


Diciamo che la vera 'carrot cake' con tutte le sue creme a farcitura e copertura non è proprio nella lista delle torte da 'convalescente', ma questa versione che incredibilmente al palato è di una consistenza quasi 'cremosa' pur mantenendo perfettamente la struttura di fetta non fa rimpiangere l'originale. E poi vogliamo mettere la gran soddisfazione di usare la centrifuga??? era così tanto tempo che non centrifugavo più che manco mi ricordavo come agganciare i vari pezzi, pazzesco ho imprecato da sola almeno 20 minuti (ovvero finchè, smontando vari cassetti ho trovato il manuale di istruzioni!)
Per la gran soddisfazione, doppia dal momento che la centrifuga funziona un gran bene e la torta è stata un successone, mi segno per benino gli ingredienti (dato che ho fatto varie e svariate modifiche all'originale fino ad avere probabilemnte un'altra torta!!!) Penso proprio che la ripeterò non appena ne avrò nuovamente l'occasione.
A sì, alla nonna (ex cuoca) è piaciuta molto...da brava golosa ha preso la fetta più grande per festeggiare il suo compleanno! : -)


con questa ricetta partecipo al contest di Una fetta di paradiso



Ingredienti
250 ml di succo di carota (ottenuto centrifugando 500 mg di carote)
il succo di un'arancia rossa (e quello di mezzo limone, facoltativo)
75 g di farina di mandorle
90 gr di farina di riso
20 gr di farina di soia
3 cucchai di amido di mais
1.5 cucchaini di farina di guar
1 cucchiaino raso di sale
1 cucchiaino di lievito
polvere di cannella QB
zenzero in polvere QB
150 ml di olio di semi di mais
60 gr di burro di soia
80 gr di zucchero di canna (demerara)
80 gr di zucchero semolato
5 piccole uova o 2 grandi
1 tazza e mezza (da tè) di carote grattugiate
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pizzico di cremor tartaro

Preparazione
Centrifugare 500 gr di carote ottenendo 250 gr di puro succo. Anche se si possono mettere in centrifuga senza 'pulirle' io ho preferito farlo, in modo da poter riutilizzare la parte fibrosa magari in una minestra di verdure...non si butta mai il cibo, mi raccomando!

Spostare poi sul fuoco, in un pentolino, tale succo con quello di arancia ed eventualmente di limone, lasciando restringere il tutto fino almeno a che si dimezzi il volume.


In una ciotola pesare le polveri, ovvero le varie farine, il lievito, il sale, la cannella e lo zenzero, mescolare affinchè siano ben mischiate.
In un'altra ciotola sbattere gli zuccheri con il burro ammorbidito e l'olio, quindi unire il 'ristretto' di succo di carota e aggiungere una alla volta le uova intere continuando con le fruste elettriche a massima velocità. Unire l'estratto di vaniglia e il pizzico di cremor tartaro. Unire le carote tagliate a julienne e amalgamare.


Accendete il forno a 220° modalità ventilata e, mentre attendete che vada in temperatura, prendete una taglia da 22 cm e ritagliate un disco di carta forno di misura per il fondo (stavolta non è una mia fisima, lo dice anche la ricetta originaria! ; -)  )
E' il momento di unire le polveri ai liquidi, io lo ho fatto con le fruste dello sbattitore a velocità minima, ovvio che si può procedere anche con un leccapentola (ma io sono una terribile scansafatiche! ; -) ) La consistenza deve essere densa, ma non compatta, in pratica il leccapentole piantato nella massa deve 'cadere' lentamente di lato, per intenderci...
Pronto per esser messo in teglia e poi in forno per 45 minuti a 200°
Una volta cotto lasciar raffreddare e impiattare capovolgendo la torta, quando si toglie infatti il foglio di carta forno si otterrà una superficie perfetta per procedere con le decorazioni che preferite.


Nella ricetta originale era previsto un frosting di zenzero, molto goloso, ma per la nonna ultraottantenne lo zenzero non è proprio un sapore 'familiare' per cui ho optato per la massima semplicità di un velo di zucchero e qualche decorazione in marzapane.


A voi!!! : -)

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