Tutto parte dalla mia incontenibile curiosità; ero a zonzo tra le bancarelle (cosa rara per cui ancora più degna di nota!) e mi capitano gli occhi e (a ruota) le mani su delle piccole patate dalla buccia viola intenso... ne avevo sentito parlare, ne avevo letto, ma non ne avevo mai avuto per le mani una reale...Da ingorda quale sono mi affrettai a comprarne mezzo chilo in un sol colpo, poi il viola è il mio colore preferito per cui mi vedevo già dipingere ogni pietanza di quel magnifico colore...
Le patate Vitelotte, che emozione, eccole tra le mie mani!!!
Poi come al solito davanti alle mie idee di gloria con le patate viola ('domani farò...' 'dopodomani non c'è storia preparerò...' questo weekend cascasse il mondo cucinerò...' ecc ecc...) passarono i giorni, gli impegni, il lavoro, i contrattempi, le settimane insomma finirono mestamente in garage. Mi accorsi che stavano ufficialmente per abbandonarmi in extremis, per cui corsi ai ripari con una ricetta tutt'altro che elaborata o innovativa o chissà che: le patate Anna, o meglio le Pomme de terre Anna. Diamo subito la giusta paternità, non italiana bensì francese.
Chi era Anna? Anna Deslions era una cortigiana del Secondo Impero, siamo nel 1870 o giù di lì, e lo chef Adolphe Dugléré (del Cafè des Anglais di Parigi) fu così colpito dalla sua bellezza da dedicarle un piatto, semplice ma voluttuoso.
Al di là della romantica ed affascinante storia, questa è una ricetta molto molto semplice in partenza che poi nel tempo è stata arricchita a volte di panna, a volte di spezie, a volte di formaggi vari, ma la base sono esclusivamente patate e burro (...avevo detto che è un piatto voluttuoso!!!)
Un tocco di colore in più quindi per un piatto classico..e con i classici non si sbaglia mai!!! :-)
Con questa ricetta partecipo al contest di La stufa economica