sabato 22 febbraio 2014

Pane all'okara con lievito madre


Mamma mia quanto tempo! Pensavo di riuscire a riordinare un po' le idee per il blog durante la mia 'gita' a Roma invece mi sono completamente lasciata assorbire dalla città, ma soprattutto dalla sua cucina, dai suoi sapori e dalle sue pantagrueliche porzioni! Adoro!!! Il problema è tentare di tornare ad un po' di ordine nei prossimi giorni, diciamo un po' di 'disintossicazione' prima di metter mano a quello splendido pecorino romano e a quel godurioso guanciale che mi son portata gelosamente in valigia. Basta dai non fatemici pensare!!! Torniamo a capo, ovvero a quando dopo aver fatto il tofu in casa mi son trovata ad avere tantissima okara. Una parte è stata conservata in frigo, una parte l'ho essiccata sfruttando il calore dei termosifoni (acceso comunque in questa stagione, quindi senza spreco ulteriore di energia!)


Per aver un'idea della quantità, tenete conto che con due parti di quella 'umida' ho potuto preparare due pagnotte, con una parte (essiccata) la base di una torta salata...
Il pane ottenuto è mostruosamente saporito, lo annoto proprio per questo motivo, perché così potrò rifarlo alla prossima preparazione del tofu e così anche voi potrete evitare sprechi nel modo più gustoso possibile! : -)



Ingredienti
200 gr lievito madre rinfrescato
200 gr okara fresco
150 gr farina 0
100 gr farina manitoba
1 cucchiaio germe di grano
Un pizzico di bicarbonato 
1 cucchiaio zucchero di canna grezzo
1 cucchiaio sale fino

Preparazione
Diluire il lievito madre nell'acqua a temperatura ambiente, lasciar riposare circa mezz'ora a temperatura ambiente. Unire le farine, il germe di grano, lo zucchero e l'okara fresco e un pizzico di bicarbonato. Mescolare con il gancio apposito in planetaria, il livello di idratazione dell'okara (variabile) influenzerà la quantità necessaria di acqua da aggiungere eventualmente all'impasto per renderlo omogeneo. Al termine, il sale ovviamente. 

Spostare l'impasto su un ripiano infarinato e terminare l'impasto a mano per raggiungere la giusta consistenza, quindi pirlare, coprire con una ciotola capovolta e lasciare puntare almeno mezz'ora.
Per lievitazione e cottura ho usato un contenitore in silicone apposito che ho ricevuto in regalo a Natale mia cognata (che genio di donna!!!), potete ovviare rivestendo una teglia da forno con carta da cottura. Prima di mettere l'impasto nel contenitore scelto provvedete ad un paio di pieghe a libro (ne ho parlato qui), conferitegli la forma desiderata, io allungata. Chiudere (lasciando lo spazio per la 'crescita') la carta forno come per il pane veloce....
Lievitazione circa 18 ore a 25°, a seguire cottura a 200° (forno ovviamente già caldo) per 20 minuti poi a 180° per altri 15 minuti. Terminato tale periodo sfornare de 'arieggiare' la pagnotta su una grata.

Si conserva in un banale sacchetto di carta per alimenti fino ad una settimana senza perdere le sue caratteristiche di morbidezza e sapore unici! Incredibile!!! :-)

Nessun commento:

Posta un commento