mercoledì 30 gennaio 2013

Cavoletti di Bruxelles in teglia con formaggio Maccagno


Come trasformare i cavoletti di Bruxelles (ortaggio che insieme ai suo cugini cavolfiore e broccolo mi piace molto) in qualcosa di appetibile anche a qualcuno che se può li evita come la peste bubbonica??? Vai di rotelline, gira e rigira nella testolina e alla fine ecco partorita una versione in teglia che non solo è piaciuta, ma è stata giudicata 'ripetibile'... Quale onore!
Io ho utilizzato il Maccagno (formaggio di montagna delle valli Biellesi), ma a posteriori credo che anche un buon Gorgonzola dolce ci possa stare bene 

martedì 29 gennaio 2013

Civet di coniglio grigio di Carmagnola con polenta di mais Pignoletto Rosso di Banchette


Era da un pò di tempo che volevo provare a fare il coniglio al civet, ma un pò il timore reverenziale verso mia madre e mia nonna che per decenni mi hanno deliziata con i 'loro' civet, un pò lo scarso entusiasmo di mio marito verso questo tipo di carne, bhè non mi ci ero mai avvicinata (nonostante io lo a-d-o-r-i!!!!)
Poi una sorpresa inaspettata: mi viene regalato un coniglio, un coniglio grigio DOP e soprattutto già fatto a pezzi, direttamente dall'allevatore.... bhè allora è destino! si deve fare!
Così tra un libro di ricette del Piemonte e la mamma in diretta sms dall'altra mi son messa all'opera, provando nelle narici profumi che non sentivo da anni, anzi da decenni...è proprio vero che gli aromi e gli odori più disparati possono far tornare alla mente i ricordi di bambina! In particolare la famosa bustina di 'droga', ricordo che la prima volta che vidi questa busta con questa scritta inorridii e ci vollero molte amorevoli tranquillizzazioni della mamma a spiegarmi che non si trattava della droga dei drogati ma della droga dei droghieri, cioè le SPEZIE!!! se ci penso ora lo trovo così buffo! bhè per il civet mamma è categorica, ci vuole questa bustina, lo ha insegnato la nonna per cui è legge! e sia ... (anche se è sempre più arduo trovarne in giro...)
E con cosa si sposa benissimo con il civet? ma la polenta ça va sans dir! e quindi un'ottima polenta 'antica' quale quella derivata dal Pignoletto Rosso, o meglio, il mais rosso di Banchette, prodotto del Paniere della provincia di Torino, che sa dare un tocco in più di sapore ad un piatto tanto semplice e tanto adatto alle fredde serate di questa stagione!
Se volete sapere di più sugli ingredienti di questa ricetta, vi lascio alcuni link: per il coniglio grigio di Carmagnola ( http://www.gentedelfud.it/prodotto/dettaglio/coniglio-grigio-di-carmagnola/) e per il mais rosso di Banchette (http://www.gentedelfud.it/prodotto/dettaglio/mais-rosso-di-banchette-ex-pignoletto-rosso/)


Per la cronaca, al marito è piaciuto così tanto da fare il bis e il tris!!!

sabato 26 gennaio 2013

Insalata di arance al pepe rosa con finocchio e peperone


Ragazzi, oggi è la giornata delle arance della ricerca dell'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro)!  spero che anche voi oggi cerchiate la piazza più vicina e compriate un sacchetto di arance. Io, direttamente dal 'libretto' di ricette suggerite dall'associazione, vi 'motivo' con questa semplice insalata di arance. Un piccolo gesto può far bene alla salute vostra e a quella della ricerca!



giovedì 24 gennaio 2013

Risotto con zucca e Maccagno


Andando al mercatino dei piccoli produttori, sono rimasta affascinata dal colore arancio che spiccava sul banchetto delle verdure e ovviamente ho comprato un bel pezzettone di zucca matura come un automa...una sorta di infantile 'lo voglio!!!!!' mi frullava in testa... tornando a casa poi mi rendevo sempre più conto, passo dopo passo, che dovevo trovare qualche modo per cucinarla... Dal frigo mi è venuto quindi in soccorso del buon Macagn, ovvero il formaggio Maccagno delle valli biellesi, bottino prezioso di un giro in zona (se volete saperne di più http://www.montagnapiemonte.it/comun_montane/07_mosso/cultura/maccagno.shtml oppure http://www.gentedelfud.it/prodotto/dettaglio/macagn-valli-biellesi-e-valsesia/)...il resto è storia, o meglio, il resto è questa ricetta!



Ingredienti (per 2 persone)
140 gr di riso (io Riseria Borsotti di Oleggio )
400 gr di zucca mondata
una grossa noce di burro
un piccolo scalogno
Brodo
Mezzo bicchiere di latte
100 mg di Maccagno
Un rametto di rosmarino
Olio per friggere

Preparazione
Tagliare la zucca a tocchetti grossolani,se si vuole accompagnare da 'patatine' croccanti tenerne da parte un pezzetto e passarlo con una mandolina.


Far imbiondire lo scalogno nel burro in una pentola adatta, quindi unire la zucca e far cuocere fino a che non inizia ad ammorbidirsi. Unire il riso.
Dopo una breve tostatura aggiungere un po' di brodo, osservando la cottura del riso aggiungere il latte e far assorbire. Quando ci si avvicina al termine della cottura mantecare con il formaggio Maccagno tagliato a pezzettini.
Tutta questa operazione io l'ho fatta utilizzando il mio KCC con gancio da cottura, temperatura 110, velocità 2.
In questo modo ho avuto le mani libere per preparare delle croccanti chips di zucca al rosmarino: ho scaldato l'olio in una padella a bordo alti con un rametto di rosmarino, giunto a temperatura vi ho tuffato le fettine di zucca a friggere.
Servire il risotto con una spolverata di pepe nero e le chips di zucca.

Shirataki di konjak con mazzancolle, quando le proteine pure diventano 'stilose'



Di nuovo giovedì di proteine???? di già??? per evitare di deprimermi ho imparato che basta un po' di fantasia perché in certi momenti più che mai anche l'occhio vuole la sua parte a tavola. Così mi propongo per cena questi shirataki con mazzancolle con un impiattamento creativo per cui mi son 'inventata' una cottura altrettanto creativa :-)


martedì 22 gennaio 2013

Torta di nocciole senza burro e senza farina ... con reprimenda della nonna



Di torte alle nocciole in questa zona se ne possono trovare di mille versioni, con o senza farina, con o senza burro, dalla consistenza soffice e ariosa oppure piatte e dure come biscotti....insomma anche qui ogni paese ha un pò il suo modo di preparare questa ricetta della tradizione! Io ricordo che ogni volta che la nonna preparava una delle svariate torte di nocciole, ci teneva a precisare che era un giorno di festa: le nocciole 'buone' costavano parecchio, quindi si trattava di un lusso poter mnagiare quella torta. Immagino che l'utilizzo concomitante di farine e altri ingredienti sia stato motivato proprio dal ridurre il 'costo' della torta. Insomma quando mi son presentata a casa della nonna con questa torta, prima di assaggiarla ha voluto sapere la ricetta. Poi senza dir nulla ne ha messo in bocca un pezzetto masticandolo a lungo, infine mi ha detto 'Tu sei matta, chissà quanto hai speso!..però è proprio buona!' Le ho promesso che la prossima volta userò la sua ricetta con la farina oltre che le nocciole...per tranquillizzarla!
Io ve la lascio, del resto la ricetta originale pare non avesse la farina, con buona pace della nonna!

lunedì 21 gennaio 2013

Okonomiyaki Kansai style



Mi mancava un pò la cucina giapponese e visto che la stagione è quella dei cavoli freschi, ho deciso di mettermi a preparare l'Okonomiyaki...ovvero quel piatto che Marrabbio, in Kiss me Licia, preparava nel suo ristorante (ricordate? bei tempi!!!) Letteralmente significa 'quel che vuoi sulla griglia', il che come inizio è parecchio allettante perchè può fungere da piatto 'svuotafrigo' e in Giappone ci ho visto mettere (dentro e sopra) veramente di tutto. Il prodotto finale è simile ad un grosso pancake salato o ad una 'pizza' (qualcuno la chiama la pizza giapponese...ovviamente del nostro prodotto italiano ha praticamente solo la forma a disco...). Esistono molteplici varianti del piatto, a seconda della zona in cui ci si trova; per prepararlo, grossolanamente, due 'stili': quello del Kansai in cui gli ingredienti si assemblano tutti insieme e poi si cuociono sul Teppan oppure quello di Hiroshima in cui invece l'assemblaggio avviene sulla piastra mentre i vari prodotti sono precotti sulla stessa. Nell'attesa di provare anche su piastra a 'giocare' con le palette (è impressionante vedere i Giapponesi all'opera, ipnotizza la velocità con cui lavorano davanti al piatto!) rischiando di bruciare tutto e chiamare i Vigili del Fuoco con gli idranti, ho preparato la variante del Kansai che si presta anche alla cottura in padella, molto più 'domestica'.
Le salse di accompagnamento sono due: la prima è una specie di maionese ma dal sapore decisamente più soft, la seconda è la salsa apposita da Okonomyaki (un mix di verdura, frutta, spezie, soia) che francamente non son riuscita a trovare in vendita da nessuna parte qui attorno, sob!, e ho provato a fare seguendo dei consigli trovati su vari siti (non ancora raggiunto il reale sapore)


Maggiori informazioni sul piatto le potete trovare su www.japan-guide.com oppure su www.okonomiyakiworld.com o ancora su www.corriereasia.com
 
Itadakimasu

giovedì 17 gennaio 2013

Lasagne con speck, Toma di Lanzo e Porro di Cervere



Quando nel periodo della Sagra di Cervere feci incetta di porri, oltre a preparare alcuni piatti 'cotti e mangiati' preparai anche qualcosina da mettere in surgelatore (come farei senza di lui????). Queste lasagne ne sono un esempio, per cui pubblico la ricetta a distanza per confermare che surgelate e desurgelate non perdono assolutamente sapore! Da ripetere in futuro :-)

mercoledì 16 gennaio 2013

Crostini con crema di salmone, idea finger food per il giorno di proteine pure! Dukan

 
Perché una dieta deve essere sinonimo di tristezza e limitazioni? mai sia! In genere i crucci ci sono in fase di attacco dove le sole proteine intristiscono o in fase di stabilizzazione dove i 'giovedì proteici' intristiscono parecchio di più! Zero tollerati, che angoscia! Allora per far pesare di meno la cosa occorre far girare le rotelline...et voilà un bel finger food che non ha nulla da invidiare a quelli 'normali'!!!
Finalmente con qualcosa di croccante da sgranocchiare! (che in questa dieta spesso è difficile da ottenere...)


NB la 'maternità' del pane senza tollerati è di julycar (http://julycarconmycook.blogspot.it/2011/06/pan-julycar-de-salvados-y-gluten-dieta.html); io ho apportato ulteriori semplificazioni

martedì 15 gennaio 2013

Panettone gastronomico o sourmonté con lievito misto


Durante le recenti feste ho fatto un pò di prove per preparare il panettone salato o panettone gastronomico ovvero sourmonté. La cosa sicuramente più semplice è la farcitura, dato che ci si può sbizzarrire pressochè all'infinito con combinazioni di terra, di mare, di soli vegetali e così via. il problema invece è trovare una ricetta 'giusta' per la base, il panettone appunto. Per questo, dato che la mia idea era di far trovare in tavola dei suoceri questo 'regalo di Natale', negli scorsi mesi ho provato e testato varie ricette, con diversi tipi di grammature e lieviti quindi con tempi di lievitazione differenti. La distinzione di fondo è: di quanto tempo e pazienza disponiamo? Se non abbiamo problemi di tempo, l'utilizzo di lievito madre permette la produzione di un panettone che si conserverà per parecchi giorni senza problemi, molto corposo e di taglio agevole. Se invece siamo di corsa è scontato l'utilizzo del lievito di birra o del lievito essicato per panificazione, in questo caso il panettone sarà molto più soffice, quasi impalpabile e...molto più arduo da affettare!
Magari prossimamente ci lavorerò su ancora un pò, nel frattempo lascio la ricetta di un panettone a lievitazione 'mista'... è una buona idea per risolvere buffet o picnic anche se Natale è ormai lontano!


lunedì 14 gennaio 2013

Rosemary Remembrance Cake di Nigella in versione light!



Gironzolando online, mi sono imbattuta nella Rosemary Remembrance Cake di Nigella, donna ai fornelli che mi piace particolarmente non tanto per le ricette che propone, ma per il fatto che alla fine delle sue puntate divora in modo famelico tutto ciò che prepare, anche le briciole... insomma tra golose ci si intende perfettamente!!! L'idea mi pareva carina, accostare rosmarino e mele mi ha fatto venire in mente la prima volta che provai questo sapore, ero in California a cena da una conoscente e mi servì un riso basmati accompagnato da pollo al limone con mele e rosmarino ... Oddio lì per lì mi pareva un'idea bizzarra (la tipica 'americanata'), ma devo dire che le papille gustative gradirono!
Con le dosi date dal Nigella altrochè plumcake! probabilmente il suo stampo è il doppio del mio perchè con le grammature segnate oltre al suddetto plumcake son usciti anche 5 mini tortini...
Ah già! Dal momento che la ricetta di Nigella mi sembrava esageratamente 'carica' ho fatto un pò (parecchie) modifiche...tocca agli altri fare un confronto!



sabato 12 gennaio 2013

Bocconcini di albicocca e pancetta coppata


Oggi ho un attimo di tempo per caricare qualche esperimento, finalmente!
Preparo spesso questi bocconcini perchè li trovo un'idea rapidissima come finger food al volo, senza tanti grattacapi e preparazioni elaborate. La loro consistenza croccante fuori e morbida dentro, al contempo dolce e salata, strappa sempre il consenso dei commensali. Da servire appena usciti dal forno, magari per accompagnare delle bollicine belle fresche!
Prosit!

Torta soffice integrale di Montersino ... con lapsus freudiano!


Appena ho avuto in mano dei libri di Montersino (tutti per l'esattezza, azzeccatissimo regalo di Natale del marito, sant'uomo!) mi sono subito precipitata  a leggere gli ingredienti di TUTTE le ricette per vedere se, con quello che avevo in casa, potevo riuscire a preparare qualche ricetta SUBITO da brava impaziente quale sono! Trovata! Il titolo corretto della ricetta è chilometrico ovvero Torta soffice di farina di grano duro, zucchero di canna e pepite di cioccolato, il libro è Golosi di Salute. Sembra una buona idea stare in salute dopo i bagordi delle feste... Trasformo la farina di grano duro in farina di grano tenero e inizio a pesare gli ingredienti, quando arrivo alle uova ne apro e divido almeno 10...Ci deve essere un errore. Ricontrollo. Rifaccio i conti. Cambio bilancia. Dieci uova?
Montersino, ma te l'han detto che i tuorli son zeppi di colesterolo? Non mi pare tanto 'golosa' di salute sta ricetta...Vabbè chi se ne importa, staremo più sani da domani, oggi continuiamo con gli eccessi e se IL pasticcere dice così mi fido ciecamente e proseguo.
Ma il tarlo del dubbio continua a lavorarmi dentro (possibile dieci uova?), mentre procedo continuo ad interrogarmi (ma ho pesato bene?), un punto interrogativo è la mia ombra (ma avrò letto giusto? sarà un errore di stampa?) così al momento di infornare la mia torta mi accorgo di una distrazione o forse un lapsus freudiano...non ho messo i grassi nel dolce!!!! Così come la scorsa volta che dimenticai le polveri, stavolta il burro sciolto mi occhieggiava dal tavolo...
Insomma involontariamente l'ho alleggerita! con il burro senza alcun dubbio il dolce mi avrebbe dato moooolto meno filo da torcere per staccarlo dalla teglia, ma tutto sommato è stato un successo ugualmente!

martedì 8 gennaio 2013

Rolata di tacchino e asparagi, ovvero quando la dieta si camuffa!


Oggi ho trovato tra le immagini dell'Iphone delle fotografie che avevo scattato taaanto taaanto tempo fa, a maggio mi sembra, quando ero a dieta stretta e in giro si vendevano degli splendidi asparagi (mi pare fossi andata direttamente a Santena a prenderne, la 'patria' dell'asparago!). Insomma avevo un pò di amici a pranzo e mi sembrava brutto propinare striminziti piatti dietetici molto tristi, per cui mi son spremuta per bene le meningi e ne ho 'partorito' questa bella rolatona: tutti felici e contenti, ignorando completamente di star facendo le dieta con me!!!
Don't worry: se non siete a regime, vi lascio due dritte di ingredienti per rendere più 'grasso' il piatto!!!

domenica 6 gennaio 2013

Polpette di lenticchie





Alzi la mano chi, pur avendone mangiate una tonnellata a Capodanno per propiziarsi denaro nel nuovo anno, non ha avanzato un pò di lenticchie!
Io parecchie, per cui ho deciso di sperimentare le polpette. In due versioni, normali con pangrattato e impanate nel sesamo, per intolleranti al glutine.
Una buona soluzione per il periodo del riciclo, a costo infinitesimale!

sabato 5 gennaio 2013

Frosted muffin di panettone, quasi un cupcake...

  
Alcuni giorni fa avevo inserito la ricetta per il Panettone ripieno di mousse al cioccolato, ripromettendomi di trovare un modo per recuperare lo 'scarto'... eccolo qui!!! in prima battuta, volevo preparare (come lo scorso anno) dei muffin di panettone come quelli di Daniele Persegani, poi però mi son lasciata prendere la mano, ho modificato un pò l'impasto rendendolo molto più 'liquido' e simile a quello di una torta. Quando ho visto che in forno si stavano cuocendo delle cose che somigliavano poco ai muffin e molto più a delle basi cupcake, allora mi son arrovellata il cervello per creare un degno frosting! Dalla mia indecisione ne son nati due. Il primo alla mandorla e nocciola (per 'ricordare' il sapore della glassa del panettone), il secondo classico al caffè da buon fine pasto che si rispetti.
E chi si sarebbe mai aspettato un risultato così strepitoso???




Crostata frangipane 'natalizia' con frutta secca e sciroppata


Tempo fa avevo provato a preparare la Crostata frangipane alle mele e frutta fresca di Montersino ed ero rimasta piacevolmente colpita dal composto frangipane che conferiva alla fetta di torta una consistenza quasi 'cremosa' in contrasto con la croccantezza della frolla, Così ho provato a farne una versione molto invernale e molto natalizia, ovviamente eliminando la frutta fresca e il risultato non è stato affatto sgradevole!
L'utilizzo di burro di derivazione sia animale che vegetale (burro di soia) mi serviva per 'alleggerire' un pò la quota di colesterolo del dolce, in questo periodo meglio tentare di 'ripulire' ! :-)

giovedì 3 gennaio 2013

Paletta biellese cotta al forno


Ecco che dai cestini natalizi esce fuori veramente una sorpresa: la Paletta cotta. Mai udita prima, ma d'ora in poi me la ricorderò per benino tanto è buona! Sono andata a ricercare un pò in giro informazioni relative a questo prodotto tipico del Biellese, in particolar modo di Coggiola, e ho scoperto che si tratta di una porzione molto pregiata del maiale, la spalla, laddove si inseriscono i muscoli a livello della scapola. La classica paletta ha infatti 'annesso' il pezzo d'osso relativo. Date le difficoltà di conservazione della carne in passato (pare che ci siano notizie sulla Paletta fin dal 1700), la parte centrale della spalla di maiale veniva (e viene ovviamente tutt'ora) conservata per 2-3 settimane in salamoia con bacche e aromi vari e successivamente insaccata all'interno della vescica del maiale (rimuovendo l'osso oppure lasciandolo in sede). Dopo arieggiatura e stagionatura si deve cuocere in acqua per ore, evitando che la carne tocchi le pareti della pentola; per questo viene lasciato un occhiello di corda apposito in cui si infila il cucchiaio di legno da cui penzolerà in pentola il pezzo di carne (geniale!) Il destino è variabile: fredda diventa a tutti gli effetti un prodotto da affettare e servire alla stregua di 'prosciutto', calda diventa un buon secondo.
Nel mio caso si trattava di un prodotto precotto (Salumificio Gabba di Candelo), ho deciso di cucinarlo al forno e accompagnare con le Duchesse bicolore e il risultato è stato decisamente degno di nota.

Flan di porri di Cervere



Ho aspettato a postare la ricetta di questi flan di porri di Cervere per il semplice motivo che li volevo prima 'testare' dal momento che li avevo surgelati prima della cottura. Tutto mantenuto anche dopo desurgelati: colore, forma e soprattutto il dolcissimo sapore!
Beati stampi di silicone, anche stavolta non han tradito le aspettative!


mercoledì 2 gennaio 2013

Caramelle di Salampatata di Candelo


Sempre dalla serata di Capodanno, un veloce e gustoso aperitivo, da gustare caldo caldo (magari con bollicine fresche fresche!)...Un modo un pò diverso per servire il Salampatata, questa volta proveniente dal Biellese, Candelo per la precisione.
Bon appetit!

Panettone farcito di mousse al cioccolato


Innanzitutto, BUON ANNO!!!
Non c'è degno festeggiamento se non si porta in tavola una vera, goduriosa, cioccolatosa coccola per il palato e per l'anima che faccia tornare bambini, ai bei tempi in cui si infilavano le dita nei barattoli della cioccolata ritrovandosene poi per tutto il viso... La parte più schifosamente golosa di me ha 'partorito' questo esperimento, venendo incontro a quella più pragmatica, che aveva come imperativo categorico il consumo di almeno uno dei panettoni ricevuti per Natale. E così ecco velocemente realizzato un panettone riciclato a fare da scrigno a una vaporosa mousse di cioccolato, da rifare !!!