martedì 30 aprile 2013

Sancrao o Sancrau, ricetta della nonna ( ... o quasi)


Il Sancrao o Sancrau è un piatto povero della tradizione piemontese, così tradizionale che a mia memoria è stato uno degli unici due modi in cui, fino alle scuole medie almeno, io sapessi si potesse mangiare il cavolo (l'altro modo è crudo in insalata con la bagna cauda, per la cronaca). Insomma talmente tipico che non mi è mai passato per la testa di cucinarlo...anche perché in genere ne vengo abbonamenti rifornita dalla mamma in modalità 'take away'...
Dal momento che però mi girava in frigo un cavolo cappuccio desideroso di far la sua parte, ho deciso di prendere il telefono e sentire il come/quanto in diretta dalla nonna. Bhè istruzioni ridotte all'osso 'prendi il cavolo, lo tagli, lo sbollenti, lo asciughi e lo passi in padella finché ti sembra cotto'...capisco che dopo 80 anni che una persona lo cucini lo faccia in automatico, ma essendo la mia prima volta l'ho sfiancata di domande stile interrogatorio (povera!). La nonna ha demolito due capisaldi della mia idea del Sancrao ovvero l'aceto e l'acciuga con le seguenti motivazioni:
'L'aceto, se vuoi, lo metti nel tuo piatto dopo che lo servi perché non a tutti piace e così può accompagnare pietanze diverse'...uhm democratica...
'C'è qualcuno che ci mette l'acciuga sì... Ma io non la digerisco per cui non l'ho mai messa!' ...uhm egocentrica...
Dal momento che uno dei miei obiettivi era di rifare i piatti della nonna così come li fa la nonna con i suoi sapori insomma, bhè mi son trovata in un bell'impiccio... Ho risolto salvando i 'principi' della ricetta senza snaturarla e aggiungendo almeno l'acciuga che, egocentricamente a mia volta, digerisco benissimo!!! : -)

domenica 28 aprile 2013

Zucchinotte ripiene

Ammetto che questa ricetta era una scusa per fare un esperimento: che differenza c'è tra la verdura al vapore preparata in pentola e nel microonde? i tempi? chi conviene? Bhè sì insomma, a volte applico il metodo scientifico anche dove non dovrei, ma tant'è! son giunta alla conclusione che non ci sono grosse differenze di sapore tra le zucchine fatte in un o nell'altro modo, forse al microonde risultano meno acquose quindi più interessanti per preparare piatti che necessito di 'struttura'. In termini di tempo imbattibile il microonde, circa 8 minuti contro i venti della pentola. Purtroppo non ho così tanta pazienza per bilanciare anche costi dell'energia elettrica e del gas, uffa... Comunque alla fine ho partorito questa ricetta, in versione normale e da dieta...dal momento che non c'è sostanzialmente differenza di aspetto finale, ho dovuto segnare con stuzzicadente l'estranea...non credo comunque che mio marito si sarebbe accorto della differenza di sapore che infatti è decisamente minima!!! :-)
Come avrete avuto modo di vedere, le mie 'ricette Dukan' contengono poche uova e poche carne rosse...il motivo è molto semplice: il rischio di ingurgitare eccessive quantità di colesterolo è in agguato, soprattutto se si parte con dei valori ai limiti...Dieta sì, ma con giudizio :-)


giovedì 18 aprile 2013

Sformatini di broccoli in salsa al formaggio, ovvero stupire gli amici con ricette Dukan!


Non ci posso credere: mio marito (che odia notoriamente i broccoli) ha esclamato 'Buono!!!, cos'è?' E io non avevo il coraggio di dirgli 'broccoli' nè quello di dirgli 'in versione dieta Dukan'...poi ho vuotato il sacco e lui, tra la sorpresa di aver apprezzato i broccoli e la sorpresa di essere stato 'a dieta' per la durata di un piatto, ha detto ridendo 'certo che in questa dieta si mangia bene eh!?' :-)
Insomma veramente eccezionali su una tavola qualsiasi altroché dieta, e pensare che il mio esperimento era partito molto per caso e molto in sordina (della serie 'bhà cosa c'è in freezer?' e 'oddio solo broccoli, e lui cosa mangia?'). Per questo motivo le dosi sono un po' approssimative e le foto non un granché, vale peró la pena di rifarli (e di presentarveli) !!!

NB per 6 porzioni sono stati usati circa 3 tollerati (una sottiletta light, un cucchiaio di maizena, un cucchiaio di latte scremato)...fate i vostri conti, alla fine non è una grossa quantità se calcolata per singola porzione! :-)

lunedì 15 aprile 2013

Tartellette di farro con ricotta fresca ed asparago 'selvatico' (aspargina)


Sta ufficialmente iniziando la stagione di una delle mie verdure preferite, gli asparagi! (figuriamoci che conobbi i miei futuri suoceri proprio ad una cena di piatti a base di asparagi dall'antipasto al dolce, spettacolo!) Son già iniziati a far capolino sulle bancarelle dei piccoli produttori locali (e tra poco esploderà la stagione, basto pensare alla Sagra di Santena!) della per cui, mentre sparisce via via il songino croccante, arrivano gli asparagi ma soprattutto quella che da me si chiama 'aspargina' ovvero l'asparago 'selvatico'. Io la preferisco, innanzitutto perché la trovo più saporita, poi perché a mio avviso ha molto meno scarto (annoso problema dell'asparago e dei suoi gambi coriacei anche se passati a coltello) e mi sento globalmente meno in colpa se 'disintegro' le punte nelle varie preparazioni! Non potevo non comprare l'aspargina e non 'disintegrarla' subito un qualche piatto...anche perché il banchetto del formaggiaio locale mi tentava con la ricottina fresca....rotelline cerebrali modalità on!!! :-)


La pasta brisée con farina di farro è stata preparata seguendo alla lettera (una volta tanto) il ricettario KKC, ma la potete tranquillamente preparare a mano.

mercoledì 10 aprile 2013

Triangoli cannella e caffè Dukan (senza tollerati)


Dai , dai, un pensiero anche per chi è a dieta! Ricordate quando dicevo che con la 'torta base' si potevano inventare molti dolci di proteine pure? Bhè questo è un esempio, veloce da preparare, carino da vedersi e soprattutto oltre a premiare la voglia di dessert può essere servito anche ai vostri commensali che si leccheranno i baffi. Fate la prova, non dite che si tratta di un dolcetto dukaniano e guardate come si comportano :-)

lunedì 8 aprile 2013

Spring cake con prime applicazioni di visual food


Gooooodmoooorning a tutti gli amanti del cibo!!!! Ebbene sì ho finalmente sentito la primavera! 
In giardino l'acero giapponese ha ripagato la mia dedizione nello scrollargli di dosso la neve quest'inverno mettendo fuori un sacco di gemme. La vicina ha ricominciato a spazzare e lavare indefessa l'asfalto di fronte a casa sua (cosa servirà poi?bha!) e dalle finestre timidamente aperte della via si fanno strada le canzoni stracciacuore (e anche straccia altro...) dei ragazzini. Così ho deciso che anche io dovevo far fiorire qualcosa in tavola, quale miglior occasione per mettermi alla prova col Visual Food??? Vi rimando al sito dell'inventrice, la dolce Rita Loccisano, che pazientemente (e munita di scatola di cerotti) ci ha mostrato come intagliare splendidi bouquet totalmente edibili con cui adornare piatti e tavole imbandite!non vedo l'ora di partecipare a qualche altro suo corso, nel frattempo vi lascio questa fresca ricetta ispirata da una trovata su un vecchio numero di Sale&Pepe!


http://www.visualfood-design.com/ fateci un giro, vi rifarete gli occhi!!!

venerdì 5 aprile 2013

Incursione nella cucina tradizionale lombarda: i mondeghili con mortadella di fegato


Avete avanzato della carne dal giorno di Pasquetta? vi stanno girando in frigo o freezer dei pezzetti di cui non sapete bene come disfarvene? bhè io ho trovato un modo, andando direttamente a curiosare nella cucina tradizionale della vicina Lombardia :-) Tempo fa, da una 'scorribanda' nel comasco tornai a casa con un bel bottino gastronomico, in particolare con una grossa Mortadella di fegato...il motivo era ovviamente che non trovai allora nessun ristorante che la prevedeva nel menù...per cui andai direttamente a comprarla da un macellaio che mi spiegò come cuocerla e servirla...(avevo già scritto di esser testarda, ...no?). Insomma buona, ho apprezzato il nuovo sapore e tutta la storia che sta dietro a questo prodotto 'antico', a cui vi rimando se siete interessati. Però un'intera mortadella in due... dopo un pò viene un la gastro-noia ...Girovagando in rete ho trovato che, tra le ricette tipiche lombarde contenenti questo prodotto, ci sono i mondeghili, di cui la prima cosa che ho imparato è che NON si devono chiamare polpette, fatti con carne cotta di recupero e cotti friggendoli preferibilmente in burro (del resto come in Piemonte non si trovava del gran olio a basso costo). La definizione testuale del dizionario 'milanese-italiano' (1893) li definisce 'specie di polpette fatte con carne frusta, pane, uovo e simili ingredienti'. Dalle ricette di Ottorina Perna Bozzi ho appreso che esiste anche la versione con le patate all'interno (ottimo perchè anche quelle mi stanno invecchiando irrimediabilmente) e che ogni casa (e ogni frigo) ha la sua versione e il suo modo di proporli. Molto bene! direi che come prima ricetta di recupero della carne fanno proprio al caso mio!  :-) Io quindi ho usato carni miste (maiale, tacchino, manzo) e le patate (biologiche di montagna, tipo Desirèe). Ne ho portati  sulla nostra tavola alcuni fatti di classica forma ovoidale fritti nel burro e ne ho invece portati ad un pranzo conviviale alcuni più piccini, sferici, tipo finger food e fritti nell'olio di girasole (un pò più leggeri!), in entrambi i casi molto buoni!

mercoledì 3 aprile 2013

Torta 'base' senza tollerati ( per creare altri dolci Dukan)


In tutte le diete la voglia di dolce ad un certo punto ti attanaglia e ti tormenta, finchè, se non viene soddisfatta 'come si deve', alla fine fa crollare e cedere alle tentazioni. Anche io, che pure prediligo il salato, ci son passata e l'ho 'imbrogliata' con dolcetti più o meno semplici che colpissero in un solo colpo il palato e l'occhio.
La crusca di frumento non è propriamente un tollerato (nel senso che non rientra nel conteggio quotidiano dei tollerati), ma il limite massimo quotidiano è di 1 cucchiaio al giorno. Ma un cucchiaio quanto pesa? anche se bilancia alla mano i miei cucchiai pesano di meno rispetto alla standard, dopo una serie di 'giri' in rete sono giunta alla conclusione che un cucchiaio di crusca di avena si aggira sui 15-20 gr mentre un cucchiaio di crusca di frumento circa 8-10 gr...a questo punto fatevi tutte le equazioni algebriche che volete su questa ricetta! :-)
E' una semplicissima torta 'base' con cui si possono 'inventare' altri dolcetti, sperando che possa servire a qualcuno nei momenti difficili!
Le dosi sono grandi perchè quando la preparo poi in genere ne surgelo una parte (comodo no?) per riutilizzarla in futuro o così com'è, magari a colazione, o inventare altri dolcetti a seconda della fantasia (più in là magari ne posterò degli esempi)
Buon giovedì proteico a tutti!

Twister bread di Lorraine Pascale


Spero che abbiate passato una splendida Pasqua e un mangereccia Pasquetta!!! io per Pasquetta ero deputata alla colomba e al pane, giusto per sfruttare un pò le potenzialità del mio lievito madre. Ero così in ansia che il lievito non ce la facesse (lo so, lo so devo avere più fiducia...ma avere un piano B rientra proprio nel mio DNA!) che oltre ai grissini e al pane integrale ho deciso di 'tornare' per un attimo al lievito di birra. Anche perchè tempo fa mi ero segnata una ricettina semplice, ma d'effetto preparata dalla bella Lorraine in quel suo programma che mi incanto a guardare ipnotizzata. Rimango incantata da quelle riprese assurde di dettagli dai colori così affascinanti che mi fanno fare 'ooooh' anche se magari sto soltanto vedendo (al rallenty e zommati e magari controluce tra il fumo) gli schizzi di frittura di un dozzinale pezzo di bacon... vabbè ognuno ha i suoi punti deboli! ;-)
Così, dal momento che mi registro pure le sue puntate per poter gioire d'incanto all'infinito osservando (ad esempio) il lento rimbalzo della mora ipersuccosa ed iperviola dentro la farina candida, mi son segnata bene ingredienti e passaggi e...voilà! ecco il mio ciambellone ritorto, se volete vedere il suo capolavoro con le sue dosi e i suoi ingredienti cliccate qui.