mercoledì 15 luglio 2015

Gelée di lamponi e pepe rosa (da un'idea di L. Montersino)


Ogni tanto cimentarsi in una ricetta di Montersino ci vuole: utilizzare varie 'polverine' che prima di lui non conoscevo ha qualcosa di magico ogni volta! Pesare al grammo, poi, o aspettare con termometro in mano di arrivare proprio alla temperatura stabilita è quasi una pratica zen per me...
Chiedo venia per la qualità (pessima) delle immagini, ma come spesso accade stavo scattando con smartphone in piena notte...tanto per non perdere il vizio di sostituire il sonno con l'attività 'ludica' del cucinare...
Una precisazione: dalla ricetta originale ho dovuto modificare la dose dello sciroppo di glucosio. Questo perchè non ho trovato lo sciroppo di glucosio in polvere (della ricetta originale) e ho dovuto utilizzare quello 'liquido' con un conseguente sbilanciamento di polveri/liquidi. Nonostante i calcoli abbozzati (di notte cosa si può pretendere???) con calcolatrice alla mano, il prodotto finale è rimasto troppo 'bagnato' con conseguente tendenza a sciogliere i cristalli di zucchero di copertura.
Io vi lascio le dosi da me utilizzate, voi così potrete regolarvi di conseguenza (magari aumentando la dose di pectina)
A proposito di pectina, io ho utilizzato quella di agrumi, in polvere.
Bene credo di avervi detto tutto in merito alla mia sperimentazione, adesso è il vostro turno! :-)


sabato 4 luglio 2015

Fegato alla veneziana



Ognuno ha i propri 'comfort food', piatti dietro ai quali vola il ricordo, vola l'anima, vola il palato regalando un attimo di tregua alla realtà di ogni giorno. Uno dei miei è proprio il fegato alla veneziana. È un piatto molto lontano dall'idea comune di 'coccola' in cucina, ma io adoro il sapore dolce del fegato e la sua consistenza particolare in bocca ed appena posso lo preparo. È un 'rito' privato, dal momento che mio marito (golosissimo di foie gras, peraltro) non riesce proprio a farselo piacere fin da piccolo, e questo dettaglio accomuna me e la mia mamma (dal momento che anche mio padre non smania per questa frattaglia...). Stavolta oltre all'attenzione per la qualità della carne (ovviamente vitello piemontesissimo... nonchè gentile regalo della mamma suddetta!), ho voluto usare le cipolle migliori per il piatto, ovvero quelle bianche, di Chioggia.
Cercando in rete le origini della ricetta mi sono imbattuta in questo piacevole articolo comparso su La Stampa a cui vi rimando per scoprire l'inaspettata genesi del nome stesso 'fegato' e il suo legame con i fichi...
Buon pomeriggio!!!