Era da un pò di tempo che volevo provare a fare il coniglio al civet, ma un pò il timore reverenziale verso mia madre e mia nonna che per decenni mi hanno deliziata con i 'loro' civet, un pò lo scarso entusiasmo di mio marito verso questo tipo di carne, bhè non mi ci ero mai avvicinata (nonostante io lo a-d-o-r-i!!!!)
Poi una sorpresa inaspettata: mi viene regalato un coniglio, un coniglio grigio DOP e soprattutto già fatto a pezzi, direttamente dall'allevatore.... bhè allora è destino! si deve fare!
Così tra un libro di ricette del Piemonte e la mamma in diretta sms dall'altra mi son messa all'opera, provando nelle narici profumi che non sentivo da anni, anzi da decenni...è proprio vero che gli aromi e gli odori più disparati possono far tornare alla mente i ricordi di bambina! In particolare la famosa bustina di 'droga', ricordo che la prima volta che vidi questa busta con questa scritta inorridii e ci vollero molte amorevoli tranquillizzazioni della mamma a spiegarmi che non si trattava della droga dei drogati ma della droga dei droghieri, cioè le SPEZIE!!! se ci penso ora lo trovo così buffo! bhè per il civet mamma è categorica, ci vuole questa bustina, lo ha insegnato la nonna per cui è legge! e sia ... (anche se è sempre più arduo trovarne in giro...)
E con cosa si sposa benissimo con il civet? ma la polenta ça va sans dir! e quindi un'ottima polenta 'antica' quale quella derivata dal Pignoletto Rosso, o meglio, il mais rosso di Banchette, prodotto del Paniere della provincia di Torino, che sa dare un tocco in più di sapore ad un piatto tanto semplice e tanto adatto alle fredde serate di questa stagione!
Per la cronaca, al marito è piaciuto così tanto da fare il bis e il tris!!!